martedì 8 gennaio 2008

Paesaggio lunare sulle strade di Corato


L’amministrazione comunale ha più volte dimostrato di badare più alla facciata che alla sostanze delle cose, agendo più in funzione dell’estetica della vetrina piuttosto che dell’efficienza degli interni. Non fa eccezione l’ambito urbanistico.

Vi è mai capitato di guardare qualche immagine della nostra amata luna? Bene, adesso provate a raffrontarle al manto stradale della nostra città! Si può dire che Corato non ha nulla da invidiare al nostro satellite naturale. E’ girando per la città che noi di Vitactiva, “occhi attenti sulla realtà che ci sta intorno”, abbiamo notato la pessima e deplorevole condizione in cui versano le nostre strade. Ormai è inevitabile che chiunque prenda il proprio veicolo per compiere anche un minimo tragitto, vada incontro ad almeno uno dei numerosissimi “CRATERI” presenti sull’asfalto delle vie cittadine. Di veri e propri crateri si tratta, e non è un paragone azzardato quello che noi facciamo con la luna, in quanto le buche oltre ad avere dimensioni notevoli, sono per di più molto profonde. E’ inammissibile che una città di circa 46.000 abitanti come la nostra, in cui per i cittadini è strettamente necessario usare il proprio mezzo di trasporto, prima di tutto per recarsi sul proprio posto di lavoro ma anche per gli altri spostamenti, abbia un manto stradale così malridotto e a tratti impraticabile.

Sono molti gli esempi che si possono fare girando per Corato, iniziando dallo stato pietoso in cui sono ridotte le strade della zona di Via Ruvo, soprattutto la zona compresa tra via Carducci e la stazione. Allo stesso modo sono ridotte le vie del quartiere Belvedere, ma anche parecchie delle vie collaterali al centro cittadino, fino ad arrivare alla neonata zona intorno a Santa Faustina Kowalska.

Insomma, le strade di cui noi denunciamo la scarsa agibilità e la mancanza di manutenzione accurata sono quelle maggiormente percorse, in cui il traffico è sempre vivo, e in cui i numerosi fossi ostacolano anche l’affluenza degli scolari nei vari istituti.

Ora, in che modo interpretare i numerosi e dispendiosi interventi operati sul Corso cittadino, fatti a scapito delle altre zone del paese? In che direzione vanno le scelte delle grandi opere sullo Stradone? Nella stessa direzione dei grandi concerti di fine anno, la direzione del grande fumo negli occhi che annebbia la vista e non fa vedere i disagi reali che la città sta affrontando ormai da molti anni.

Caso (?!?!) ha voluto che nelle ultime ore si sia provveduto a rattoppare ancora una volta alcuni squarci delle strade nella zona di Via Carducci e vie collaterali. Fin quando questi rattoppi potranno reggere? Le nostre strade sono un colabrodo, un vero e proprio groviera. E l’immagine che torna alla mente è quella del primo dopoguerra, quando per stenti ed indigenze si era costretti a rattoppare scarpe e pantaloni fino all’inservibile. Ebbene: le nostre strade sono inservibili da tempo, perché ostinarsi a rattoppare? Ed ancora riteniamo gli interventi, a nostro avviso superflui, che hanno interessato corso Mazzini paragonabili ad un neanche tanto elegante cravattino posto al collo di chi non indossa nemmeno le mutande!

Il VIDEO

Nessun commento: