lunedì 31 dicembre 2007

comunicato stampa Caritas Cittadina Corato


Ospitiamo volentieri sulle pagine del nostro blog un comunicato stampa giuntoci dalla Caritas cittadina di Corato in rettifica ad una notizia apparsa sulla prima pagina della Gazzetta del Nordbarese di domenica 30 dicembre 2007.
Non è nostro costume farci portavoci di idee altrui, ma dal momento che, insieme alla Caritas coratina, abbiamo manifestato a favore della pace, dell'integrazione, dell'intercultura, della legalità, riteniamo che sia doveroso, ancora una volta, essere veicolo di questi messaggi, liddove informazioni distorte potrebbero, oltre che vanificare la bontà della nostra azione, contribuire ad alimentare sentimenti e preconcetti assolutamente lesivi ed offensivi.

In seguito alla notizia apparsa sulla prima pagina della Gazzetta del Nordbarese di domenica 30 dicembre 2007, la Caritas cittadina di Corato avverte la necessità e l’urgenza di chiarire che in città non c’è alcun clima di tensione tra immigrati ispirato da motivi ideologici di matrice terroristica risalenti ad Al Qaida.

Si avverte la necessità di chiarire tutto ciò, al fine di evitare il diffondersi nella cittadinanza di paure infondate e di pregiudizi contro gli immigrati, che spesso i media concorrono a diffondere e a far crescere con un’informazione non sempre corretta.

La rissa avvenuta la sera scorsa è da ricondurre esclusivamente alle conseguenze nefaste dei fumi dell’alcool.

I presunti riferimenti ad Al Qaida vanno interpretati soltanto come forma di insulto e, quindi, tutt’altro che come adesione ideologica alle idee di Bin Laden.

La Caritas evidenzia che i suoi rapporti con la comunità marocchina di Corato sono ottimi e di grande apertura anche sul piano del dialogo religioso e culturale.

Tra la Caritas e la Moschea di Corato vige un rapporto di grande amicizia e rispetto, contrassegnato dalla convinzione reciproca che il terrorismo e la guerra sono un crimine contro l’umanità che vanno contrastati con gli strumenti del dialogo e della collaborazione, nella costruzione di un mondo più equo e più umano.

Sembra, quindi, giusto e opportuno parlare di Corato come di un importante laboratorio di pace in cui cittadini italiani e immigrati stanno lavorando, da anni, alla crescita di una società meno provinciale, ma più aperta, libera e democratica.

All’intera cittadinanza, fatta di persone italiane e immigrate, la Caritas di Corato augura un buon anno 2008, fatto di lavoro e d’impegno per la costruzione di una città fraterna, multicolore, interculturale….cioè di una città felice.

Corato, 30 Dicembre 2007

Corrado De Benedittis

responsabile Caritas Cittadina Corato

martedì 25 dicembre 2007

giovedì 20 dicembre 2007

Spazi Percorsi 2007: il programma


L'Associazione Culturale ARCI "La Locomotiva", per il nono anno consecutivo, inaugura l'estemporanea d'arte Spazi Percorsi.
Quest'anno i partner sono di prim'ordine: a patrocinare l'evento sono la Regione Puglia, la Provincia di Bari, l'ARCI Regione Puglia. Inoltre hanno collaborato all'organizzazione l'associazione Vitactiva, AR_CO Architetti Corato e l'associazione di volontariato Ricomincio da Te.

Spazi Percorsi è nata nel 1999 dall'esigenza di suscitare nella nostra città l'interesse per le arti e gli artisti locali e, al tempo stesso, per i luoghi storici dimenticati.
E così l'elenco è lungo: villa Torre Paone, masseria La Martinella, villa Azzariti, villa Friuli, vecchio Carcere, ex Cantina Sociale.
Quest'anno la location è altrettanto importante: abbiamo il piacere di aprire al pubblico il seminterrato del Palazzo Santarella, sito all'angolo tra via Ruvo e l'Estramurale. Tutti, passando per via Ruvo almeno una volta, abbiamo sicuramente sentito il desiderio di sapere qualcosa di più su quella struttura, divenuta storica grazie al noto progettista ing. Santarella, a cui è stato dedicato un monumento in Piazza Cesare Battisti.
Ebbene tra le arcate e le colonne del suo seminterrato si potranno apprezzare in questo fine settimana le opere dei quindici artisti provenienti da tutta la provincia, le esibizioni di cantastorie, misicisti e videomaker.
Il tutto nell'ormai famoso clima di armonia delle iniziative promosse dalla Locomotiva.

Hanno sponsorizzato l'evento: AIC Associazione Imprenditori Coratini, Metalmec snc, Verderame studio d'arte, Frantoio De Palma Domenico, Talia (vista, gusto, tatto, udito, olfatto).
L'appuntamento è dunque da Venerdì 21 a Domenica 23, per le intere giornate, secondo il seguente calendario:
venerdì 21 dicembre
16.00 Inaugurazione e apertura al pubblico della mostra d’arte
20.30 Teatro. Letteratura. "Certi fatti certi"
testi di Lino Angiuli, lettura e drammatizzazione a cura di Lino Di Turi e Lino Angiuli
22.00 Danza. S(i)ete2o
di Belen Duarte, Mariano Cipriani, Marsia Ricciardella

sabato 22 dicembre
16.00 Apertura al pubblico della mostra d’arte
22.00 Musica. Ta’zin, pizzica e taranta

domenica 23 dicembre
16.00 Apertura al pubblico della mostra d’arte
18.00 Tradizioni. degustazione di piatti natalizi murgiani a cura del circolo Arci Lamaserena di Minervino Murge
21.00 Musica. Piano per una notte, concerto per piano solo di Giuseppe Di Bisceglie
Estemporanee acustiche: tutti i musicisti sono invitati a suonare ed improvvisare
in mostra opere di
Annamaria Amorese
Umberto Basso+Stefano Pelle
Paolo De Santoli
Marialuisa Di Lillo+Frank Dada
Nino De Leo
Aldo D’Introno
Istituto Statale d’Arte di Corato
Daniele Iurilli
Sabina Lafasciano
Lorena Mazzilli
Domenico Mintrone
Patrizia Piarulli+Luigi Mastromauro
Alessandro Procacci
Franco Sannicandro
Nicola Tullo
Rino Vernice
Carlo Vino

mercoledì 19 dicembre 2007

"Della Donna e di altri demoni....."


Il Circolo Arci La Locomotiva di Corato, col la collaborazione dell'associazione giovanile VitActiva, l'ARCO e Ricomincio da Te, organizza l'edizione 2007 dell'ormai affermata iniziativa " Spazi Percorsi",

La manifestazione, ispirata al tema "Della donna e di altri demoni..." si svolgerà nei giorni 21, 22, 23 dicembre presso le cantine di Palazzo Santarella, storico palazzo coratino, in Via Ruvo angolo Via Villaglori.

mercoledì 28 novembre 2007

Buon compleanno VitActiva


28 novembre 2006: un anno fa il movimento giovanile VitActiva ha aperto i battenti, con la sua prima uscita pubblica. In quell’occasione, tramite la distribuzione di materiale informativo presso un gazebo appositamente allestito in piazza, abbiamo ricordato l’assassinio di Benedetto Petrone, avvenuto 29 anni prima a Bari, per mano di una banda di neofascisti.

28 novembre 2007: ricorre il trentesimo anniversario di quel triste episodio, e alla commemorazione di quel barbaro assassinio è legata la storia di VitActiva.

Ci siamo presentati così alla cittadinanza, con un gazebo in piazza Cesare Battisti ed una montagna di volantini. Abbiamo esordito riportando alla memoria di tutti un periodo lontano, che (ad onor del vero) noi non abbiamo vissuto direttamente sulla nostra pelle, ma che appartiene alla storia italiana, e che trova collegamenti ideologici con avvenimenti recenti. Episodi già descritti sul volantino dello scorso anno, di matrice neofascista e con stampo razzista, che purtroppo hanno toccato anche la nostra Corato.

Abbiamo manifestato fin da subito il nostro sentimento antifascista, ed è proprio l’antifascismo uno dei punti cardine della mentalità di VitActiva.

Successivamente abbiamo mostrato altri aspetti, altrettanto fondamentali, che appartengono al nostro movimento: la curiosità, che ci permette di scavare nella crosta di Corato; l’essere attivi, che ci permette di vivere ad occhi aperti la nostra città; la sete di rinnovamento, di cultura, di legalità, elementi che spesso latitano dalle nostre parti.

E così VitActiva ha messo la propria firma su lavori che hanno interessato, che hanno fatto parlare, che ci hanno reso antipatici a qualcuno. Abbiamo messo l’accento sul disagio che si vive nelle periferie, soprattutto nel quartiere Belvedere (riportando con video e fotografie la situazione di degrado di quel quartiere); abbiamo parlato di Pace, in un periodo particolarmente segnato da episodi di violenza a Corato; abbiamo analizzato la situazione degli studenti coratini e delle loro scelte universitarie, discutendone con docenti e politici. Abbiamo cercato di riportare la cultura tra i giovani, per mezzo di presentazioni di libri (prima quello di Sciannameo, ultimo quello di Curzio Maltese), proponendo un laboratorio sul mediattivismo, dando spazio alla musica fatta dai giovani.

Siamo partiti da zero, da riunioni itineranti fino a sentire l’esigenza di una sede tutta nostra, che abbiamo allestito e continuiamo a frequentare quotidianamente; ci siamo ritagliati il nostro piccolo spazio, ci siamo fatti conoscere, restando indipendenti, liberi da vincoli di partiti o dagli interessi di privati; abbiamo avuto compagni di viaggio come Arci – La Locomotiva e Caritas cittadina, abbiamo aderito ad iniziative importanti, come quella lanciata da Legambiente “Puliamo il Mondo”, abbiamo attirato l’attenzione della stampa locale e di buona parte della cittadinanza.

Ci sembra che VitActiva, nel suo primo anno di vita abbia fatto molto, sicuramente più di molte associazioni o partiti che latitano, che sembrano fantasmi pronti a comparire soltanto in occasione della campagna elettorale di turno.
Ma ovviamente non ci accontentiamo. Puntiamo a migliorarci, a crescere, cercheremo di osservare sempre più a fondo le questioni che riguardano la nostra città, evidenziandole e portandole all’attenzione di chi vorrà seguirci.

Cominceremo inaugurando (a breve) il nuovo sito internet; per ora restiamo online con la vecchia grafica su www.vitactiva.org. Nel frattempo porteremo avanti alcuni lavori che sono già in cantiere.

Sperando che il nostro lavoro sia apprezzato da chi ci segue, da chi ci incita a continuare in maniera onesta e pulita, e anche da chi non condivide le nostre iniziative ma riconosce l’onestà e i buoni propositi del nostro agire; sperando anche che il nostro lavoro sia di stimolo a migliorarsi per chi ha in mano le sorti della nostra città, sia dal punto di vista pubblico e amministrativo, che da quello privato, perché è soprattutto a loro, a chi governa e decide, che noi lanciamo messaggi.

martedì 27 novembre 2007

Città: perchè torni finalmente nostra.

Uno dei maggiori giornalisti italiani, il milanese Curzio Maltese, sbarca a Corato per presentare il suo ultimo lavoro: I padroni delle città.

Un lungo reportage sullo stato di salute delle nostre città e un importante spunto di riflessione sulla realtà democratica del nostro Paese.
L'iniziativa organizzata dall'Arci-la Locomotiva, dalla libreria Ambarabacicicocò, e da noi di VitActiva si è tenuta venerdì nell'auditorium dell'Istituto d'arte.

Il dibattito, tenuto dal membro del direttivo dell'Arci dott. Giuseppe Quercia, è stato piacevole e interessante e non è mai scivolato sui binari della banalità e dell'invettiva.
Tutti gli argomenti toccati dal giornalista sono stati enucleati attraverso una minuziosa descrizione di luoghi ed eventi ed esposti alla luce di considerazioni mai scontate.
Il viaggio di Maltese è partito da un Sud ancora drammaticamente slegato dal resto d'Italia (unico caso in Europa) facendo tappa in Puglia per due volte: a Taranto, città in profonda crisi economica e culturale, e a Bari, che nonostante una ripresa evidente vive ancora una lacerazione tra la sua parte "bene" e quella più degradata.
Il giornalista prosegue la sua avventura toccando realtà fondamentali come quella della capitale, di Firenze, Genova e Torino, fino a raccontare lo squallore di una città che sta morendo: Milano.

Il filo conduttore di questo originalissimo prodotto giornalistico è quello della consapevolezza della peculiarità, tutta italiana, del ruolo che le città investono nel quadro generale della nazione.
La straordinaria eterogeneità dei nostri paesi è testimoniata da un fermento civile e culturale che dimostra coma la società civile non si sia arresa alla meschinità del potere, nè alla sua mediocrità.
Il conflitto nasce quando questa società civile deve fare i conti con una realtà cittadina dominata da poche persone: una sorta di oligarchia industriale che dispone a proprio piacimento della città come un Signorotto col suo feudo. Risulta inevitabile il processo che trasforma i cittadini della polis in vassalli.
Per non perdere contatto con la realtà è necessario alzare la testa, riappropriarsi con decisione della propria agorà per dare alla città il valore che le spetta.

Esattamente quello che da circa un anno fa Vitactiva con Corato.

sabato 17 novembre 2007

VitActiva, Ambarabacicicocò e Arci La Locomotiva incontrano Curzio Maltese


Il circolo Arci - La locomotiva e il movimento giovanile VitActiva, con la collaborazione della libreria Ambarabacicicocò organizza:

Curzio Maltese
presenta il suo ultimo libro

I Padroni della Città
Feltrinelli/serie bianca

Venerdì 23 Novembre 2007
ore 20.30
Auditorium Istituto Statale d'Arte - Corato (BA)


Curzio Maltese, 46 anni, nato a Milano, cresciuto a Sesto San Giovanni,l’ex Stalingrado d’Italia. Da ragazzo, dopo un periodo tra fabbrica eradio ‘libere’, scopre una decisa preferenza per il giornalismo. Cronista a “La Notte”, poi alla “Gazzetta dello Sport”, dal 1986inviato a “La Stampa” e dal 1995 editorialista a “la Repubblica”. Ha scritto di cronaca giudiziaria, sport, pubblicità, spettacolo,politica. Poi ha capito che erano diventati una cosa sola.


N.B. Per l'acquisto del libro è possibile rivolgersi presso la libreria Ambarabacicicocò, presso la sede del Circolo Arci - La Locomotiva, Via Monte di Pietà oppure presso la sede del movimento giovanile VitActiva, Via Luisa Piccarreta, 68 (già via Nazario Sauro) o consultare il sito www.vitactiva.org


venerdì 9 novembre 2007

Immobile di Piazza Abbazia: è comparso il cartello dei lavori.


Ci sono novità sulla costruzione che sta nascendo in Largo Abbazia, prospicente Via Duomo.
E' stato finalmente affisso il cartello che ci informa sul committente, sul progettista e sul direttore dei lavori. Affissione che dovrebbe essere collocata sin dall'inizio dei lavori e non dopo che un movimento ne ha fatto notare l'incredibile mancanza.
Forse si può pensare che il cartello ci sia sempre stato e che la nostra sbadataggine ci abbia impedito di vederlo facendoci montare una polemica infondata. Tutto ciò non è vero. Ci sono foto che testimoniano che nei giorni immediatamente precedenti alla pubblicazione dell'articolo il muro dove ora è posto il cartello in questione era scevro da qualsiasi affissione.
Questa la consideriamo una nostra vittoria: l'aver posto l'accento in modo grave su un certo modo di fare edilizia, poco limpido e comunque non convincente, è servito anche per destare in molti la volontà, sopita da tempo, di conoscere come vengono gestite le questioni edilizie nell'ambito del centro storico.
Ci si può contestare, come alcuni hanno fatto nei commenti all'articolo apparso su Coratolive.it del 24 settembre, in merito alla legittimità della costruzione adiacente Torre Gisotti, che esistono tutte le autorizzazioni affinchè tali immobili nascessero.
A questo noi rispondiamo: il fatto che uno scempio sia autorizzato non vuol dire che non sia uno scempio, anzi lo rende ancor più grave. Per Torre Gisotti è accaduto che che un'istituzione concorresse ad un vero e proprio scempio. Una palese violazione delle normative che impediscono l'ampliamento volumetrico degli immobili demoliti nel centro storico ha fatto sì che ora accanto a quella storica costruzione ci sia un edificio moderno che pochissimo ha a che vedere con il resto che lo circonda.
Ancora una volta VitActiva si trova a svolgere un ruolo che dovrebbe essere della Politica, ancora una volta pone all'attenzione generale temi centrali quali l'amministrazione e la gestione trasparente della cosa pubblica.
I nostri dubbi non sono stati fugati: persiste invece un senso di forte preoccupazione e allarme. Alle nostre domande non è stato risposto che parzialmente. Gradiremmo delle risposte immediate (come furono date all'Arci in merito a Torre Gisotti) che spieghino la faccenda e tolgano quella patina di opacità e mistero che avvolgono il nascente edificio.

martedì 2 ottobre 2007

VitActiva insieme a Legambiente nella pulizia del mondo.


Ancora una volta il movimento VitActiva si dimostra attento e partecipe alle questioni della città.
E poichè non è solo strumento di critica e denuncia, ma anche di azione fattiva, agisce concretamente con consapevolezza e senso civico.
Lo fa domenica 29 settembre partecipando all'iniziativa nazionale promossa da Legambiente "Puliamo il mondo". Armati di guanti e rastrelli i volontari di Corato hanno pulito la zona di Bracco, liberandola da carta, plastica, e materiali di altro genere, compresi pezzi di materiali tossici e nocivi.
In alcuni tratti della campagna il terreno sembrava essere diventato una discarica, colmo com'era di rifiuti e immondizia.
L'opera di pulizia ha preso il via alle 9.00 e dopo alcune ore di lavoro camion specializzati hanno raccolto tutti i bustoni di spazzatura per portarli nei luoghi adibiti allo smaltimento.
L'iniziativa è stata molto positiva se si pensa alla concreta opera di pulizia svolta in una zona ormai frequentata che però non riceve altrettante attenzioni da parte di chi la dovrebbe salvaguardare.
Non secondaria è l'opera di sensibilizzazione che attività di tal genere hanno nei confronti della cittadinanza, educata ad un'attenta e responsabile condotta civile nei confronti del territorio circostante.
Lo scopo più importante di Legambiente è quello di riappropriarsi dell'ambiente naturale, di riscoprire un legame con la terra, e per questo di rispettarla e proteggerla. Ma per far questo è necessario restaurare un rapporto tra l'uomo e la natura che negli ultimi anni si sta affievolendo notevolmente.
Forse anche grazie a quest'iniziativa molti bambini presenti domenica mattina hanno potuto rendersi conto in maniera tangibile del valore della nostra terra.

lunedì 24 settembre 2007

Ancora uno scempio edilizio?


Ci eravamo proposti di essere “occhi attenti sulla realtà che ci circonda”: ebbene manterremo la nostra promessa.

Viviamo la nostra gioventù per le vie del nostro paese guardando con occhio curioso, molto più spesso critico, quello che accade e soprattutto quello che non accade. Cerchiamo di discutere, di proporre e di proporci, ponendo a noi stessi degli interrogativi ai quali non sempre riusciamo a dare risposta. Uno di questi è: chi sarà mai il committente responsabile dell’immobile che sta nascendo in largo Abbazia, prospiciente via Duomo? E il progettista? E il direttore dei lavori? Quando saranno ultimati i lavori? Cercavamo la nostra risposta nel cartello che obbligatoriamente deve essere affisso nei pressi del cantiere, ma…. a data odierna non abbiamo trovato nulla!

E dunque ci interroghiamo ancora: perché non l’affiggono? Ma questo è l’ultimo dei problemi.

Le nostre riflessioni si riempiono di sgomento quando vediamo che, in pieno centro storico, l’immobile di cui sopra è costruito in cemento armato. Ci torna immediatamente agli occhi la triste immagine della storica Torre Gisotti, vittima della speculazione edilizia, che, in barba alle regole che vietano l’ampliamento volumetrico degli immobili demoliti nel centro storico , presenta al suo fianco una costruzione ultramoderna di discutibile gusto. Non siamo qui a parlare della legittimità di quell’immobile; non ne abbiamo le competenze. Ci limitiamo a guardare con disdegno quel monumento che difficilmente potrà testimoniare il nostro seppur recente passato.

Capiterà in Largo Abbazia quel che accadde a Villa Capano, vergognosamente deturpata per lasciare spazio al cemento, certamente più redditizio di un vecchio rudere di straordinaria importanza storica?

Qualcuno ci rassicuri, qualcuno fughi i nostri dubbi, qualcuno ci dica che questo non avverrà.

Non conosciamo quale forma prenderà quel palazzo, non sappiamo se saranno osservate quelle disposizioni che proibiscono l’ampliamento volumetrico degli immobili demoliti e impongono la ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma dell'immobile preesistente (cfr D.lgs 301/2002). Vediamo solo del cemento, e, dati i precedenti, questo non ci fa stare tranquilli.


sabato 8 settembre 2007

MusicActiva, il resoconto.

Venerdì 31 agosto si è svolta al Circolo Tennis la manifestazione MusicActiva, iniziativa proposta dal movimento VitActiva per promuovere i gruppi musicali locali.
Alle 21:30 comincia il movimento. I preparativi sono ultimati e tutto è pronto per cominciare. Siamo già in tanti alle 22:30 e pronti a cominciare: il presidente Pierluigi Diaferia dà il via alla serata.
Si parte dall'hip-hop, con Skp (LSC) e Fobia (29team) che presentano il loro ultimo lavoro: "Fogli Sparsi", un'anteprima per VitActiva. I due mc's si esibiscono in una coinvolgente serie di rime che culminano con l'espressione passionale del loro pensiero politico.
Ora il pubblico è abbastanza caldo per aprire le danze.
Il secondo gruppo a salire sul palco non ha bisogno di presentazioni, il loro modo di esibirsi non prevede dialoghi col pubblico all'infuori della musica stessa: i presenti sono fomentati dalla musica dei Ta''zin, gruppo dalle chiarissime sonorità folk e popolari. Al ritmo di pizzica e taranta gli spettatori si scatenano, richiamati dai suoni salentini, e sono trascinati da una vorticosa danza. Il gruppo terlizzese chiude con un classico del Salento, la melanconica "Lu rusciu te lu mare".
E' la volta degli Uburuà, promettente gruppo punk coratino che, guidato dal carismatico Gianpiero Morgese, scatenano il pogo degli astanti.
E' un grande successo: il flusso di gente continua anche dopo l'1:00!

Ringraziamo gli sponsor, i gruppi musicali che hanno partecipato, e tutti coloro che si sono attivati affinchè la festa avesse successo.

venerdì 24 agosto 2007

MusicActiva

Venerdì 31 agosto 2007, appuntamento con MusicActiva!
Evento organizzato dal movimento VitActiva, che promuove gruppi musicali locali appartenenti a diversi generi, offrendo al pubblico una lunga serata di musica dal vivo e divertimento.

Il programma della serata (clicca sulla locandina per ingrandire):
Ingresso con invito (comprendente una consumazione).

Per prenotare l'invito, scrivere a vitactiva@hotmail.it



giovedì 24 maggio 2007

"Studenti in fuga", ma il futuro dei nostri giovani può essere qui

da http://www.coratolive.it/ del 23 Maggio 2007

"Studenti in fuga, quanti studenti partiranno dopo la maturità e perché?". E' questo il titolo scelto dai giovani del movimento Vitactiva per la conferenza-dibattito che si è tenuta venerdì scorso presso la Biblioteca Comunale, un lavoro che parte dai giovani in favore dei giovani.

Si è trattato di un appuntamento importante per discutere su un tema di estrema attualità che da sempre attanaglia il nostro territorio.

La "Fuga degli Studenti" verso mete più ambite, dal punto di vista dell'Istruzione o del lavoro, rappresenta un forte limite allo sviluppo stesso delle città e dei paesi del sud italia ed è per questo che la conferenza ha visto la partecipazione di eminenti personaggi, quali l’On. Alba Sasso, VII commissione parlamentare (cultura, scienze e istruzione); il Prof. Dott. Onofrio Caputi Iambrenghi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Bari; il Prof. Ennio Triggiani, preside della facoltà di Scienze Politiche alla dell’Università degli studi di Bari; il Prof. Felice Tarantini del liceo Ginnasio Statale “A.Oriani” di Corato; l’ass. Franco Caputo, assessore alla pubblica Istruzione di Corato e Raffaele Angarano dell’associazione studentesca “Studenti Indipendenti”.

In apertura il moderatore Giuseppe Cantatore, caporedattore di CoratoLive.it,con l’aiuto di grafici ha illustrato i dati dell’indagine che ha dato spunto alla conferenza ed ha esposto i dubbi dei ragazzi sul fenomeno della fuga degli studenti.

La parola è subito passata al primo relatore, l’assessore Caputo, che è intervenuto sottolineando l’importanza del tema e denunciando la situazione odierna della Scuola, incapace di introdurre i giovani nel mondo del lavoro impegnata esclusivamente ad inculcare mentalità arretrate e non capace di creare gli Imprenditori del futuro.

Il prof. Triggiani ha invece sottolineato come il fenomeno degli “studenti in fuga” sia strettamente legato alla incapacità delle Università del mezzogiorno di adeguarsi ad una società sempre più avanzata. Studiare fuori non è negativo ma si dovrebbe riuscire a creare un movimento bilaterale e non una One Way che riduce gli studenti al sud non sostituendoli con altri di altre regioni.

Inoltre Triggiani ha sottolineato la necessità di un istruzione ai docenti delle scuole Medie Superiori che li possa rendere capaci di consigli mirati in quanto relatori dell’orientamento universitario.

Il preside della facoltà di Scienze Politiche ha alla fine esposto il suo augurio principale: una fine del masochismo generale nelle università che forma i ragazzi ma non riesce subito ad inserirli nel mondo del lavoro, data la presenza di imprenditori che preferiscono il risparmio a lavoratori qualificati.

Nota positiva nella relazione del prof. Caputi Iambrenghi che, attraverso i dati di Almalaurea ha fatto notare la qualificazione delle università scientifiche qui in Italia e l’abilità nell’inserire i giovani nel mondo del lavoro. Anche se subito dopo si è esposto sulle maggiori opportunità delle donne di completare gli studi e inserirsi nel mondo del lavoro e sull’inefficacia della maggior parte dei master proposti dalle università.

Il prof. Tarantini ha invece esposto la sua visione da docente di scuola superiore, avendo registrato nei suoi anni di insegnamento le varie esperienze degli studenti e una certezza sconcertante: nel sud italia pur con la laurea son pochi gli sbocchi adeguati, in quanto l’università di Bari non basa molti indirizzi di studio sul campo agricolo-economico.

“Un rimettermi in gioco”: così ha spiegato la sua iscrizione all’università Raffaele Angarano dopo un’esperienza di lavoro nelle Forze Armate a Cesena e un posto fisso in una fabbrica di Bari (posto che continua a mantenere nonostante gli studi),.

Angarano ha poi invitato tutti i ragazzi a frequentare le lezioni per poter vivere l'università e denunciare ogni problema.

L’intervento conclusivo è toccato all'onorevole Alba Sasso, che dopo aver lodato un pubblico disciplinato e paziente pur se maggiormente giovane, ha analizzato il problema sottolineando la difficoltà della scuola a garantire livelli di esperienza necessari a governare la sapienza.

«La scelta universitaria - ha sottolineato l’onorevole - è una scelta difficile in quanto influisce direttamente sulla vita dei ragazzi ed è per questo che credo che se i ragazzi studiassero in un circuito di esperienze si andrebbe incontro a una vita futura davvero positiva»

La conferenza si è conclusa con i saluti ed ringraziamenti ai relatori ed al Comune di Corato da parte di Pierluigi Diaferia, membro del movimento Vitactiva, che si è dimostrato orgoglioso per l’andamento della conferenza e dei risultati con essa ottenuti, e l’augurio da parte dei relatori, il prof. Tarantini in primis, che questa rappresenti una premessa per futuri contatti tra i giovani coratini e l’università di Bari.


è possibile visionare alcune riprese della conferenza - dibattito cliccando sul link http://www.coratolive.it/news/news.asp?RelatedID=4728

lunedì 14 maggio 2007

Studenti in fuga





Il movimento Vitactiva,

con il patrocinio del Comune di Corato
Venerdì 18 Maggio ore 19.00
Corato, Biblioteca Comunale
P.zza Sedile,43
Presenterà la Conferenza- Dibattito:
"STUDENTI IN FUGA,
quanti studenti partiranno dopo la maturità e perché?”


Il tema della conferenza nasce dal risultato di un lungo lavoro dei giovani di Vitactiva che hanno somministrato agli studenti dell’ultimo anno di tutte le scuole Medie Superiori di Corato e del Liceo Scientifico di Ruvo di Puglia dei questionari sul tema.
Il dato che induce alla riflessione è la diffusissima volontà di frequentare una facoltà fuori sede, ma soprattutto l’impossibilità di soddisfare tale “necessità” per motivi prettamente economici. Inevitabilmente questo dato induce a una riflessione sul piano sociale, dunque l’indagine realizzata da VitActiva apre la strada per un dibattito che abbia l’intento di garantire pari opportunità agli studenti di qualunque estrazione sociale. Un tracciato percorribile, a nostro avviso, è la discussione, con l’intento di realizzare sul nostro territorio le stesse condizioni riscontrabili nelle aree in cui si è manifestata maggiormente la volontà di trasferirsi. Assistiamo a una vera e propria “fuga di cervelli” a livello nazionale, che penalizza inevitabilmente il nostro territorio.

La Conferenza - Dibattito, moderata da Giuseppe Cantatore, caporedattore di ‘Coratolive.it’, vedrà la partecipazione dell’ On. Alba Sasso, (VII commissione parlamentare cultura, scienze e istruzione); del Prof. Dott. Onofrio Caputi Iambrenghi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Bari; del Prof. Ennio Triggiani, preside della facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Bari; del Prof. Felice Tarantini del liceo Ginnasio Statale “A.Oriani” di Corato; dell’ass. Franco Caputo, Assessore alla Pubblica Istruzione di Corato e di Raffaele Angarano dell’Associazione Studentesca “Studenti Indipendenti”





Ufficio stampa Vitactiva

lunedì 7 maggio 2007

Mediattivismo, fotografia e sviluppo del ®esistente

Il Mediattivismo è un insieme di pratiche di azione diretta che si avvalgono delle tecnologie della comunicazione per promuovere finalità sociali e per modificare e contestare il rapporto tra produttori e fruitori della comunicazione dei mass media tradizionali.

Definizione, questa, rara nei dizionari ma ampliata sui vari motori di ricerca, forse perché proprio consona ai media, che ha spinto un pubblico, costituito soprattutto da giovani, a partecipare lunedì scorso al laboratorio “Mediattivismo, fotografia e sviluppo del resistente”, organizzato dal movimento Vitactiva e dai Giovani Comunisti, presso la sede di Rifondazione Comunista.

Qui attraverso la visione di due documentari, diversi tra loro sia per datazione che per stile,uno del 1964 di Gianfranco Mingozzi riguardante la mafia,e uno del 2006 sull’affondamento della petroliera Prestige a Galizia, in Spagna, Gianluca Sciannameo, esperto di documentazione sociale e filmaker, ha condotto l’auditorio a un’analisi dei due prodotti, all’individualizzazione delle differenze dovute alle nuove tecnologie, alla personalità dei registi e, perché no, alla consuetudine dei tempi (il documentario di Mingozzi , ad esempio, non presentava interviste, cosa impensabile ai giorni nostri).

In seguito Sciannameo ha spinto il pubblico a riflettere sul ruolo del Documentario nel Cinema e nella Televisione italiana, denunciando la grande penalizzazione del genere , forse non ritenuto degno del pubblico medio e quindi tagliato e spiegato gradualmente nelle trasmissioni a carattere storico o scientifico.

L’incontro ha svegliato nel pubblico grande curiosità, tutti i partecipanti, durante la conversazione, quasi amichevole, con Gianluca Sciannameo hanno espresso critiche, riflessioni o quesiti sui documentari fino a strappargli la promessa di un prossimo incontro, il terzo dopo questo laboratorio e la presentazione del suo libro “nelle Indie di Quaggiù”, con la speranza di una presenza altrettanto, se non maggiormente, attiva e numerosa.

martedì 17 aprile 2007

Laboratorio: Mediattivismo.

Giovani Comunisti e VitActiva
Presentano:

Lunedì 30 aprile h 18
p.za S. Bolivar, 19 a Corato
presso la sede di Rifondazione Comunista

Mediattivismo.
Fotografia e sviluppo del ®esistente
Laboratorio sulla documentazione audiovisiva nell’azione politica


conduce
Gianluca Sciannameo
scrittore, esperto di documentazione sociale e filmaker

Attraverso la visione di alcuni “reperti”, proponiamo un viaggio da Seattle a Genova, tra i registi militanti della mobilitazione sociale e politica e Indymedia, dalle Street Tv al documentario sociale e politico “classico”.


“L'indifferenza è il peso morto della storia. È la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall'impresa eroica.”
(A. Gramsci)


Sono numerose e diversissime le esperienze che, utilizzando le potenzialità offerte dagli strumenti audiovisivi, hanno prodotto documentazione sociale e politica, creato movimenti attivi e dinamici, contribuito alla crescita di istanze e rivendicazioni, fatto informazione artigianalmente, dal basso.
Ora questo mutevole e complesso movimento capace di produrre nuove ®esistenze sembra in una fase di stallo, per tanti motivi: perché sotto lo scacco di leggi più restrittive sulla diffusione dei materiali, perché i movimenti alternativi e radicali vivono una fase di riflusso, perché incapaci di reinventarsi e riadattarsi ai nuovi veicoli di diffusione in rete dei contenuti, come YouTube!

Proponiamo una riflessione per ricostruire le esperienze che si sono prodotte finora, quali le opzioni sul campo al momento e come poterle impiegare e, possibilmente, sviluppare per sostenere movimenti reali e modificare l’esistente a partire dalla nostra realtà locale.

martedì 3 aprile 2007

Indagine sulla "fuga" degli studenti

VitActiva ha effettuato un’indagine somministrando dei questionari agli studenti delle ultime classi del Liceo Classico, dell’Istituto d’Arte, dell’Istituto Tecnico, dell’Istituto Professionale e del Liceo Scientifico di Ruvo, porgendo loro le seguenti domande: “Continuerai gli studi dopo la maturità?”, “Hai già scelto la facoltà da intraprendere?”, “Se sì, quale?”, “Se no, su quali sei indeciso?”, “Credi di trasferirti altrove per proseguire i tuoi studi?”, “Se sì, in quale città?”, “Se sì, quali motivazioni ti inducono a farlo?”, “Se no, per quale motivo?”.
Tra le diverse scuole sono emerse notevoli differenze.

Il Liceo Classico presenta il tasso più alto di studenti che proseguiranno gli studi: più del 90 % degli studenti è sicuro di continuare i suoi studi, ma solo un terzo di questi ha già scelto la facoltà da intraprendere. Sorprende che solo 5 studenti su 62 abbiano intenzione di iscriversi alla facoltà di lettere e filosofia, mentre le facoltà più quotate sono quelle di giurisprudenza e quelle dell’area sanitaria. Un terzo degli studenti è sicuro di trasferirsi altrove, ma un altro terzo è ancora indeciso. Milano e Siena sono le mete più gettonate. La motivazione principale che spinge i ragazzi a trasferirsi è la maggior organizzazione e offerta di servizi presente nelle facoltà del centro-nord Italia, viceversa i problemi economici sono quelli che frenano la volontà dei maturandi.

Anche al Liceo Scientifico di Ruvo il 90% degli studenti è sicuro di proseguire gli studi, mentre solo un terzo ha scelto la facoltà cui iscriversi. La grande maggioranza degli studenti ha intenzione di intraprendere facoltà scientifiche e dell’area sanitaria. Solo il 13% si trasferirà sicuramente altrove, mentre più del 40% è indeciso. Le mete più gettonate sono Milano e Roma. La motivazione che induce i ragazzi a fare questa scelta è la maggiore fiducia nelle possibilità offerte dalle facoltà del Settentrione. Trattengono i ragazzi le motivazioni economiche e gli affetti.

All’Istituto d’Arte, la metà degli studenti è sicuro di continuare gli studi e una persona su quattro è decisa per la sua iscrizione. Come prevedibile, le facoltà più gettonate sono architettura, conservazione dei beni culturali e altre legate al mondo dell’arte. Un terzo dei maturandi è sicuro di trasferirsi, mentre un altro terzo è indeciso. La meta principale è Roma, ritenuta la facoltà più valida per architettura. Le motivazioni che spingono a partire, ma anche a rimanere sono le stesse degli studenti delle altre scuole.

All’Istituto Tecnico un terzo degli studenti è sicuro di proseguire gli studi, mentre il più è indeciso. Il 40% sa già quale facoltà intraprendere. Le facoltà più gettonate sono quelle giuridico-economiche e quelle dell’area sanitaria.
Solo il 13% è sicuro di andare fuori a studiare, mentre la metà non ha ancora preso una decisione. Roma è la meta più ambita. Come al solito i motivi economici frenano la voglia di trasferirsi, mentre la ricerca di nuove esperienze induce alla partenza.

All’Istituto Professionale quattro persone su dieci sono sicuri di continuare gli studi, ma la metà è ancora indecisa. I pochi ragazzi che continueranno gli studi si dirigono verso le facoltà dell’area sanitaria e dell’ambito giuridico-economico. La quasi totalità rimarrà nel territorio.
Dunque la metà degli studenti a cui è stato somministrato il questionario è decisa a continuare gli studi. Si rivela però una profonda indecisione nella facoltà da intraprendere.
La scelta delle facoltà è molto variegata e spazia dall’area sanitaria, a quella scientifica, e ancora all’area giuridico-economica; in calo quelle umanistiche, ad eccezione di lingue e letterature straniere; riscuotono successo le facoltà artistico-culturali, soprattutto per gli studenti dell’Istituto d’Arte.
Il 20% è sicuro di trasferirsi altrove, il restante 80% è diviso a metà tra studenti indecisi e studenti sicuri di rimanere nel proprio territorio.

Roma raccoglie un terzo degli studenti in procinto di trasferirsi, soprattutto quelli che intendono studiare architettura e materie affini. Segue Milano soprattutto per l’area giuridico-economica. Le due metropoli raccolgono più della metà di coloro che partiranno. La restante metà è frammentata in molte università tra le quali spiccano Bologna, Siena e Firenze.
Interessante è analizzare le motivazioni che spingono i futuri universitari a rimanere nel proprio territorio o a cercare fortuna altrove.
Gli studenti che scelgono di studiare fuori mostrano una maggiore fiducia nelle università del Settentrione, ritenendole migliori per i servizi, l’organizzazione e le prospettive lavorative. Considerano anche l’esperienza di vivere da soli come importante per la loro crescita formativa e personale. Inoltre altri ragazzi sono costretti a iscriversi a università di altre città per l’assenza di particolari indirizzi o per l’assenza della facoltà scelta, in particolare, il DAMS, design e l’accademia militare.
Quelli che invece restano nel proprio territorio, per la maggior parte, sono costretti dai problemi economici a rinunciare al desiderio di studiare altrove. Molti studenti dichiarano anche di non volersi separare dai propri affetti.

Il dato che induce alla riflessione è la diffusissima volontà di frequentare una facoltà fuori sede, ma soprattutto l’impossibilità di soddisfare tale “necessità” per motivi prettamente economici. Inevitabilmente questo dato induce a una riflessione sul piano sociale, dunque l’indagine realizzata da VitActiva apre la strada per un dibattito che abbia l’intento di garantire pari opportunità agli studenti di qualunque estrazione sociale. Un tracciato percorribile, a nostro avviso, è la discussione, con l’intento di realizzare sul nostro territorio le stesse condizioni riscontrabili nelle aree in cui si è manifestata maggiormente la volontà di trasferirsi. Assistiamo a una vera e propria “fuga di cervelli” a livello nazionale, che penalizza inevitabilmente il nostro territorio, per questo riteniamo di dover sottoporre all’attenzione delle autorità competenti in materia il nostro lavoro.

martedì 27 marzo 2007

Partecipazione per "Nelle Indie di quaggiù" di Sciannameo

Si è svolta in presenza di un numeroso pubblico, costituito in gran parte da giovani, la conferenza di presentazione del libro "Nelle Indie di quaggiù" di Gianluca Sciannameo.

Ottima occasione per raccontare la figura dell'antropologo Ernesto De Martino, dei lavori dei documentaristi "demartiniani", e per discutere in compagnia di Sciannameo e di Felice Di Lernia circa il ruolo che debba ricoprire il cinema di fronte alla realtà.
L'interessante dibattito, intervallato dalla proiezione di due documentari ("Stendalì", C.Magnini; "Il male di San Donato", L.Di Gianni), ha portato alla luce, tra gli altri aspetti, l'importanza del presente etnografico, l'estrapolazione di momenti dal reale che raccontano l'Italia "periferica", fino a quel momento (secondo dopoguerra) nascosta da vent'anni di regime.

Esprimendo soddisfazione per la riuscita dell'evento di grande importanza culturale, noi di VitActiva ringraziamo per la collaborazione nell'organizzazione della serata i Giovani Comunisti di Corato, e per l'ospitalità la libreria AmbarabàCicìCocò.

Inoltre ricordiamo che venerdì 30 marzo alle ore 18:30 presso la sede di Rifondazione Comunista di Corato (piazza S.Bolivar, 19), Gianluca Sciannameo condurrà un laboratorio sull'applicazione degli strumenti di documentazione audiovisiva nell'azione politica dal titolo "Mediattivismo. Fotografia e sviluppo del ®esistente".

venerdì 16 marzo 2007

Nelle Indie di quaggiù

Giovani Comunisti Corato - Libreria AmbarabaCicicocò - VitActiva
Venerdì 23 marzo h. 19
libreria AmbarabaCiciCocò
Via Monte di Pietà, 55 – Corato

Presentazione del libro

“Nelle Indie di quaggiù. Ernesto de Martino e il cinema etnografico”
di Gianluca Sciannameo

Un’occasione per riscoprire una grande figura dell’antropologia italiana, De Martino, e per discutere su quale ruolo debba avere il cinema di fronte alla realtà. Deve esserne un semplice strumento di riproduzione neutrale, oppure forgiarla a propria immagine e somiglianza attraverso il montaggio, i propri movimenti, la soggettività dello sguardo dei vari autori?

presenterà Giuseppe Di Bisceglie - VitaActiva
dialogherà con l’autore Felice Di Lernia - Antropologo

durante la serata saranno proiettati i documentari:
- Stendalì. Canti e immagini della morte nella Grecia Salentina
Cecilia Mangini (11 minuti, 1960)
- Il male di San Donato
Luigi Di Gianni (11 minuti, 1965)
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Nelle Indie di quaggiù - ed. Palomar
I remoti universi contadini sparsi nel Mezzogiorno d'Italia – "le Indie di quaggiù" di cui parlavano i missionari gesuiti del sedicesimo secolo – rivivono nei documentari di giovani cineasti esordienti. L'insegnamento del grande etnologo Ernesto de Martino rappresentò, tra il 1953 e il 1963, lo stimolo e l'occasione per molti documentaristi italiani di avvicinarsi al mondo magico-religioso del Sud Italia, nel tentativo di dare per la prima volta voce e dignità ad una categoria sociale trascurata dalla storiografia ufficiale.
Dalla Introduzione: "Questo libro vuole essere un piccolo contributo affinché sia conservata la memoria di questi documentari, costretti, a causa di disastrose politiche culturali, in un ruolo discreta!"
"Nelle Indie di quaggiù" è stato presentato nell'ambito della 63ˆ edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, a Lido di Venezia nel settembre 2006.
Gianluca Sciannameo, laureato al Dams dell'Università di Bologna, ha seguito corsi di cinema dell'Università di Saint-Denis Parigi. Dal 2002 è ideatore e curatore della Rassegna "Ignoti alla città", dedicata al documentario italiano. Esperto di produzione low budget, regista di alcuni documentari sociali, nel 2005 ha conseguito il diploma di producer di documentari. Attualmente è ricercatore presso il Centro Studi Télos di Oasi2 e docente del corso di Metodi e tecniche della fotografia e della cinematografia documentaria presso l'Università della Basilicata.

giovedì 1 febbraio 2007

VitActiva a colloquio con Don Giuseppe Tarricone

"Urge l'intervento delle istituzioni! "

La situazione in cui versa il rione "Belvedere", catturata dall'occhio freddo della telecamera che ha raccolto le riprese utilizzate per il montaggio del video (visionabile nella sezione apposita), è stata raccontata da VitActiva attraverso altre iniziative, fra le quali l'allestimento di un banchetto informativo nello stesso quartiere e un'operazione di diffusione capillare di volantini che riassumono le problematiche rilevate.
Queste iniziative, interamente volte allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza di fronte ad un problema strutturale che si ripercuote anche nel sociale, non hanno lasciato indifferente Don Giuseppe Tarricone, parroco della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, che qualche giorno addietro ha gentilmente accolto alcuni rappresentanti di VitActiva.
Lo scopo dell'incontro che VitActiva ha chiesto a Don Giuseppe Tarricone era quello di discutere della situazione generale, evidente agli occhi di tutti, ma ancora più di ricercare soluzioni utili per l'argomento in maniera costruttiva e propositiva.
Da anni la parrocchia Sacro Cuore è il "centro di convergenza" delle voci di dissenso che attraversano un quartiere privo degli strumenti adatti per raggiungere con la propria voce l'istituzione, nella speranza di vedere migliorata la propria situazione.
Don Giuseppe non è venuto meno a questa tradizione di costante impegno dichiarandosi interessato e favorevole alle iniziative da noi promosse per il quartiere fino ad ora, ma soprattutto solidale con lo spirito che ha animato queste iniziative, sviluppate sul quartiere, per il quartiere.
Il parroco ha ovviamente condiviso il parere di VitActiva sul degrado generale che caratterizza la zona, sul sudario di disillusione che sembra aver soffocato gli abitanti riducendoli ad una silenziosa rassegnazione costretta dalla visione dei fatti, dall'assenza di sostegno e dalla mancanza dell'operato istituzionale.
Alla riflessione dei rappresentati di VitActiva sull'esiguo numero di attività commerciali presenti nel territorio il sacerdote risponde con una conferma netta: "Chi riterrebbe opportuno aprire un'attività commerciale in una zona tanto trascurata?" e infatti mancano strutture necessarie come i marciapiedi, o un'illuminazione sufficiente a rendere la zona più sicura, così come manca uno stato di vigilanza rassicurante.
Conclude: " è desolante essere parroco del quartiere più popoloso di Corato e vedere assistere alle funzioni religiose non i propri parrocchiani, bensì "forestieri". E' desolante vedere che la gente ha perso la speranza di ricevere dalle istituzioni la giusta considerazione ed è altresì desolante realizzare che le istituzioni nulla fanno per le circa 8.000 persone che abitano questo semplice, ma importante quartiere".

"E' l'ignoranza che crea la violenza"

"Noi crediamo che la convivenza civile sia l'unico mezzo attraverso cui poter abbattere l'intolleranza sociale"

Con queste parole Cristina, a nome di VitActiva, ha chiuso il proprio intervento nella Piazza dei Bambini in occasione della manifestazione che si è svolta domenica 28 gennaio per la Pace, l'Intercultura e la Legalità.
Organizzata dalla Caritas Cittadina, con la collaborazione di VitActiva, Avanguardia Studentesca e Arci, il corteo ha preso il via da Piazza Cesare Battisti e ha percorso parte del Corso fino a Via Duomo, per poi terminare in Piazza dei Bambini, luogo simbolo dei recenti episodi di violenza verificatisi a Corato.
Alla marcia hanno preso parte, tra gli altri, sindaco e rappresentanti di diversi schieramenti politici (dai Giovani Comunisti a Noididestra), la Chiesa Cattolica, la Chiesa Evangelica, la Moschea coratina, rappresentanti di alcune scuole locali e svariate associazioni.
VitActiva ha partecipato al corteo con un significativo striscione che recitava "E' l'ignoranza che crea la violenza", ed ha installato un gazebo in piazza per raccogliere alcune testimonianze ed impressioni circa gli episodi di violenza e intolleranza ai quali siamo tristemente abituati.
Il primo intervento sul palco è stato quello del responsabile della Caritas Cittadina di Corato, Corrado De Benedittis, che ha fatto notare come le numerose adesioni giunte per questa marcia, e la massiccia e variegata partecipazione da parte dei cittadini, dimostrino che Corato prende le distanze da ogni forma di odio di matrice ideologica e razziale, e che si è scelto di essere liberi da ogni pregiudizio e aperti al linguaggio multiculturale.
Dopo la girandola di interventi sul palco, è stato proiettato un cortometraggio effettuato da alcuni studenti del Liceo Classico sul tema dello sterminio attuato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale ai danni di ebrei, musulmani, slavi, dissidenti politici, ecc.
La manifestazione si è conclusa con un'esibizione musicale da parte del gruppo LSC, che ha presentato, tra le altre, una significativa canzone proprio sul tema dell'apertura alle altre culture e sull'anti-razzismo.
Per concludere, riteniamo che la giornata del 28 abbia lanciato un segnale importante, e che abbia dato voce ai coratini che si schierano apertamente contro l'intolleranza e la violenza, andando ad interrompere quel silenzio che la protegge e la favorisce.

A breve saranno inseriti un'ampia galleria fotografica ed un video riassuntivo della manifestazione.














La Gazzetta del Mezzogiorno (31/01/2007) scrive a riguardo:


Chiesta una nuova intitolazione dell’area del centro storico

Una piazza dedicata ai bimbi del mondo


Rendere Corato una città a misura di bambino, democratica, aperta, interculturale e multietnica, attenta alla persona umana, ai suoi bisogni ed ai suoi diritti, indipendentemente dal colore della pelle o dalla provenienza. Da qui la richiesta di cambiare l’intitolazione di «Piazza dei Bambini», nel centro storico coratino, in «Piazza dei Bambini del Mondo »: la proposta è stata avanzata, nei giorni scorsi, durante la marcia per la pace organizzata dalla Caritas cittadina.

Una manifestazione che ha riscosso una grande risposta democratica da parte della città di Corato così come l’«Appello per la Pace, per l’Intercultura, per la Legalità, per la Nonviolenza», sottoscritto da ben 35 tra associazioni, scuole, gruppi, partiti e movimenti, attraverso il sito internet appositamente attivato dalla Caritas.

«Corato ha detto sì alla pace - ha detto, soddisfatto, Corrado De Benedittis, responsabile cittadino della Caritas – partecipando massicciamente alla marcia svoltasi domenica scorsa che, partendo da piazza Cesare Battisti, ha percorso il corso cittadino e via Duomo, per concludersi in Piazza dei Bambini».

Qui, sotto un grande pannello che riportava i nomi di tutte le realtà aderenti e una grande colomba bianca di Pace, si sono alternati gli interventi dello stesso De Benedittis, del vicario zonale don Cataldo Bevilacqua, del sindaco di Corato Luigi Perrone, del pastore evangelico Eliseo Tambone, del presidente del Circolo di Corato di Legambiente, Aldo Fusaro, di Cristina De Palma del movimento «VitActiva» e di Aldo Colella che, a nome del Movimento «Avanguardia studentesca» (*), ha presentato un video che ha commosso i presenti, realizzato da tre studenti, in occasione della Giornata della Memoria. Disponibile a collaborare sui temi dell’immigrazione, dell’intercultura e della pace si è dichiarato anche il primo Cittadino Perrone che ha dichiarato di voler lavorare senza proclami, ma nel silenzio, ad una riduzione dello sfruttamento dei lavoratori immigrati e all’affermazione della loro dignità e dei loro diritti. Particolarmente significativa, infine, è stata la valenza ecumenica assunta dalla manifestazione che ha visto convergere la Chiesa cattolica, presente anche con un messaggio ufficiale di saluto e di condivisione inviato dall’Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri, la Chiesa evangelica valdese, la Chiesa evangelica delle Assemblee di Dio e la Moschea di Corato.

Gianpaolo Balsamo

* Gentilmente ringraziamo inoltre il dott. Gianpaolo Balsamo per lo spazio dedicato alla manifestazione e ne approfittiamo per correggere solo i cognomi degli esponenti di VitActiva e di Avanguardia Studentesca.


sabato 27 gennaio 2007

Appello per la Pace, Intercultura, Legalità, Nonviolenza

Riportiamo l'appello lanciato dalla Caritas per la giornata di mobilitazione (domenica 28 gennaio), sottoscritto da VitActiva e da tante altre realtà locali. Ecco il testo del volantino:


Mese per la Pace, gennaio 2007: La persona umana, cuore della pace Caritas Cittadina Corato
APPELLO
per la PACE, per l’Intercultura, per la LEGALITA’, per la NONVIOLENZA

Da diversi mesi si assiste in città a crescenti episodi di violenza, di vandalismo e finanche di razzismo che hanno come protagonisti ragazzi giovanissimi.

E’ tempo di invertire la rotta!
Per il rilancio della convivenza civile
Per una cultura della legalità come rispetto dell’altro
Per una città aperta, accogliente, solidale, libera da veleni ideologici, capace di mettere al centro la PERSONA UMANA con i suoi bisogni, i suoi diritti e la sua ricchezza intrinseca
Per una città che sa educare alla Pace i suoi ragazzi.
E’ tempo di ritrovarci…. tutti insieme per un rinnovato impegno civile!

Cittadine e cittadini, ragazze, ragazzi, bambine, bambini, anziane e anziani, associazioni, gruppi, partiti, movimenti, chiese ecc. sono invitati a sottoscrivere questo appello e a partecipare alla serata di sensibilizzazione.

Domenica 28 gennaio 2007
Ore 19.30 Raduno in piazza Cesare Battisti – Corato
Ore 20.00 Marcia per la Convivenza civile
Ore 21.00 Musica e video per una città interculturale e aperta

Caritas Cittadina Corato
Maggiori informazioni sul blog della Caritas Cittadina http://caritascorato.blogspot.com

venerdì 26 gennaio 2007

Testo del volantino: "Se questo è un Belvedere..."

SE QUESTO E' UN BELVEDERE...

"Recupereremo il Belvedere!" E' la promessa che ormai da anni viene fatta dall'amministrazione di turno e che puntualmente non viene mantenuta. La situazione del quartiere Belvedere (Cirasella) è sotto gli occhi di tutti: degrado e abbandono caratterizzano una zona che in campagna elettorale era presa a modello della rinascita coratina.

- 23-9-2004 Il Sindaco Perrone dichiara pubblicamente: "Sono pronti circa 5 milioni di euro per il recupero del quartiere Belvedere"

- 12-4-2005
La graduatoria definitiva dimostra che il comune di Corato non risulta incluso fra i comuni aventi diritto al finanziamento per il "Contratto di quartiere II", in quanto ventunesimo su 17 comuni ammessi.

- Gennaio 2007 Sullo "Stradone" (pag.27) un Consigliere comunale afferma: "Tutto è stato fatto o già programmato".

A tutt'oggi è dimostrato che il quartiere Belvedere non ha ricevuto la minima modifica, anzi la sua condizione verte in uno stato di estrema trascuratezza. Nè ha giovato di promesse, proposte, progetti che siano poi diventati effettivi. E intanto, mentre nei quartieri centrali ci si gode spettacoli di ogni genere, nella periferia ci sono ancora persone per cui lo spettacolo è ben diverso.
Gratis, e senza biglietto.

Video

mercoledì 10 gennaio 2007

"Recupereremo il Belvedere"

Ecco una storia che ogni paese potrebbe raccontare, perchè ogni paese ha la sua periferia "degradata".
Ed allora perchè abbiamo deciso di raccontarla? Perchè abbiamo deciso di documentarla?
Non è il degrado che documentiamo, o almeno non solo quello. Al degrado molta della gente del Belvedere ci è
abituata e nel degrado ci ha trascorso la vita. Quello che noi raccontiamo sono quei volti che si sono illuminati nella
speranza di un cambiamento e che si spengono ogni qualvolta assistono alla realtà.
Quello che noi raccontiamo è un quartiere per il quale, all'umiliazione del degrado si è aggiunta quella ben più grave dell'illusione e della disillusione.
Eppure a Palazzo di Città c'è qualcuno che, rispondendo alla domanda se i fondi destinati agli eventi musicali che hanno allietato la nostra "ridente" cittadina (a Corato si ride per poco) potessero essere investiti in qualche altro modo, risponde: "In nessun'altra cosa che non sia stata già fatta o programmata"*

*cfr "Lo Stradone" - Gennaio 2007, pag. 21

GUARDA IL VIDEO (CLIKKA QUI)