mercoledì 28 novembre 2007

Buon compleanno VitActiva


28 novembre 2006: un anno fa il movimento giovanile VitActiva ha aperto i battenti, con la sua prima uscita pubblica. In quell’occasione, tramite la distribuzione di materiale informativo presso un gazebo appositamente allestito in piazza, abbiamo ricordato l’assassinio di Benedetto Petrone, avvenuto 29 anni prima a Bari, per mano di una banda di neofascisti.

28 novembre 2007: ricorre il trentesimo anniversario di quel triste episodio, e alla commemorazione di quel barbaro assassinio è legata la storia di VitActiva.

Ci siamo presentati così alla cittadinanza, con un gazebo in piazza Cesare Battisti ed una montagna di volantini. Abbiamo esordito riportando alla memoria di tutti un periodo lontano, che (ad onor del vero) noi non abbiamo vissuto direttamente sulla nostra pelle, ma che appartiene alla storia italiana, e che trova collegamenti ideologici con avvenimenti recenti. Episodi già descritti sul volantino dello scorso anno, di matrice neofascista e con stampo razzista, che purtroppo hanno toccato anche la nostra Corato.

Abbiamo manifestato fin da subito il nostro sentimento antifascista, ed è proprio l’antifascismo uno dei punti cardine della mentalità di VitActiva.

Successivamente abbiamo mostrato altri aspetti, altrettanto fondamentali, che appartengono al nostro movimento: la curiosità, che ci permette di scavare nella crosta di Corato; l’essere attivi, che ci permette di vivere ad occhi aperti la nostra città; la sete di rinnovamento, di cultura, di legalità, elementi che spesso latitano dalle nostre parti.

E così VitActiva ha messo la propria firma su lavori che hanno interessato, che hanno fatto parlare, che ci hanno reso antipatici a qualcuno. Abbiamo messo l’accento sul disagio che si vive nelle periferie, soprattutto nel quartiere Belvedere (riportando con video e fotografie la situazione di degrado di quel quartiere); abbiamo parlato di Pace, in un periodo particolarmente segnato da episodi di violenza a Corato; abbiamo analizzato la situazione degli studenti coratini e delle loro scelte universitarie, discutendone con docenti e politici. Abbiamo cercato di riportare la cultura tra i giovani, per mezzo di presentazioni di libri (prima quello di Sciannameo, ultimo quello di Curzio Maltese), proponendo un laboratorio sul mediattivismo, dando spazio alla musica fatta dai giovani.

Siamo partiti da zero, da riunioni itineranti fino a sentire l’esigenza di una sede tutta nostra, che abbiamo allestito e continuiamo a frequentare quotidianamente; ci siamo ritagliati il nostro piccolo spazio, ci siamo fatti conoscere, restando indipendenti, liberi da vincoli di partiti o dagli interessi di privati; abbiamo avuto compagni di viaggio come Arci – La Locomotiva e Caritas cittadina, abbiamo aderito ad iniziative importanti, come quella lanciata da Legambiente “Puliamo il Mondo”, abbiamo attirato l’attenzione della stampa locale e di buona parte della cittadinanza.

Ci sembra che VitActiva, nel suo primo anno di vita abbia fatto molto, sicuramente più di molte associazioni o partiti che latitano, che sembrano fantasmi pronti a comparire soltanto in occasione della campagna elettorale di turno.
Ma ovviamente non ci accontentiamo. Puntiamo a migliorarci, a crescere, cercheremo di osservare sempre più a fondo le questioni che riguardano la nostra città, evidenziandole e portandole all’attenzione di chi vorrà seguirci.

Cominceremo inaugurando (a breve) il nuovo sito internet; per ora restiamo online con la vecchia grafica su www.vitactiva.org. Nel frattempo porteremo avanti alcuni lavori che sono già in cantiere.

Sperando che il nostro lavoro sia apprezzato da chi ci segue, da chi ci incita a continuare in maniera onesta e pulita, e anche da chi non condivide le nostre iniziative ma riconosce l’onestà e i buoni propositi del nostro agire; sperando anche che il nostro lavoro sia di stimolo a migliorarsi per chi ha in mano le sorti della nostra città, sia dal punto di vista pubblico e amministrativo, che da quello privato, perché è soprattutto a loro, a chi governa e decide, che noi lanciamo messaggi.

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